Pronazione: cammini correttamente? O hai difetti d’appoggio e spinta?

PRONAZIONE:INTRODUZIONE
La pronazione, nonostante il termine venga spesso utilizzato in un’accezione negativa, non é altro che il normale movimento biomeccanico e quindi fisiologico che il piede effettua durante la fase di appoggio e di spinta.
Quando si corre, la pronazione serve ad ammortizzare il contatto con la superficie: senza di essa, infatti, lo shock dell’impatto col terreno graverebbe totalmente sulle gambe.
Il termine viene spesso utilizzato in contrapposizione a quello di supinazione, che invece si verifica quando il piede non prona, ovvero quando il lato esterno/laterale del tallone tocca terra con un angolo maggiore rispetto a quello fisiologico di appoggio del piede sul terreno.
Si parla di pronazione soprattutto in riferimento all’attività della corsa.
Quando corriamo, il nostro piede compie una serie di movimenti di contatto con il suolo che possiamo individuare in 3 fasi di appoggio distinte e sequenziali:
1. Fase di contatto. È la prima fase con la quale il piede viene a contatto con il suolo. Questa fase riguarda la parte esterna del piede ed ha una durata di circa il 25% dell’intero movimento.
2. Fase intermedia. Questa fase é la più lunga, con una durata di circa il 40% del movimento ed é quella che riguarda più direttamente la fase pronatoria. Infatti, il piede compie una rotazione e va in pronazione per diminuire la forza d’impatto con il terreno: il punto di appoggio passa dall’esterno all’interno della suola.
3. Fase di spinta. Ultima fase del movimento ed é quella in cui il piede ruota in verso contrario a quello della pronazione, e il punto d’appoggio torna verso l’esterno (per dare la spinta). Tale fase interessa circa il 35% dell’intero movimento.
PRONAZIONE: COSA ACCADE QUANDO NON AVVIENE IN MODO CORRETTO?
Come visto, il termine pronazione non ha alcuna accezione negativa, ma indica semplicemente ed esclusivamente il movimento che viene realizzato dal piede durante il ciclo di appoggio e spinta.
Compiere un corretto movimento pronatorio é di particolare importanza al fine di mantenere un buono stato di salute e migliorare le proprie performance.
Se non si prona correttamente, si possono generare diverse problematiche alle ginocchia, alla zona tibiale sino ad interessare i legamenti.
In base a come il piede ruota nel momento di contattato con il suolo, si individuano due situazioni non ottimali:
-
Iperpronazione (pronazione eccessiva)
- Ipopronatorio (supinazione)
Nel caso di iperpronazione o pronazione eccessiva, il piede continua a ruotare anche in seguito al contatto con il suolo. Ciò genera una tensione eccessiva nella zona tibiale e al ginocchio, generando dolore in prossimità delle stesse.
Inoltre, il soggetto iperpronatore tende a compensare il proprio movimento errato con un eccessivo sforzo dei legamenti del ginocchio e le fasce muscolari.
Nel caso di ipopronatori (supinazione), invece, il lato esterno/laterale del tallone tocca terra con un angolo maggiore rispetto a quello fisiologico di appoggio del piede sul terreno.
Non avvenendo la corretta pronazione a causa di una rotazione insufficiente del piede, l’impatto sul terreno non é ottimale e tende a scaricarsi sulla parte inferiore della gamba.
In casi estremi, un eccesso di supinazione può provocare la sindrome della bandelletta ileotibiale, l’infiammazione del tendine d’Achille, la fascite plantare.
PRONAZIONE: SINTOMI E RIMEDI
I tipici sintomi della pronazione sono facilmente riscontrabili osservando il proprio modo di corsa o ancora più semplicemente controllando il livello di usura della suola delle scarpe.
È molto comune che nel caso di iperpronatori le scarpe tendano a consumarsi in corrispondenza delle dita dei piedi, dell’avampiede e talvolta del tallone.
In termini sintomatci, l’iperpronazione si presenta con:
- tensione eccessiva nella zona tibiale
- tensione alle ginocchia
- tensioni ai legamenti
Il principale rimedio passa per utilizzo di scarpe stabili con la pianta che raddrizzi la pronazione verso una postura corretta.
Allo stesso modo, possono aiutare sessioni di stretching mirate per polpacci, tendini del ginocchio, quadricipiti.
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